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Kyrah

Ultimo Aggiornamento: 21/02/2010 21:28
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Post: 8
Sesso: Femminile
21/02/2010 19:22

Storia Bg
{Vi siete mai chiesti cosa nasca dall'unione di due razza totalmente diverse? Cosa nasce dall'amore? Ecco.. questa è la vostra storia}
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Quel meriggio la terra piangeva lacrime sulle strade. Era forse la premonizione di qualcosa? Uno strano avvento? Il sospiro della donna era leggero mentre nelle mani reggeva quel fagotto, piccolo e minuto, la pelle scarna e quasi priva di ogni colore. Un bambino nato troppo presto. Osservava il marito, o meglio il padre della fanciulla, e con occhi pietosi chiedeva aiuto. Aiuto per cosa?.. L’uomo si avvicinò a quella creatura. Ma era un uomo quello? Le ali bianche spuntavano da dietro la schiena come macigni mentre la donna lo guardava. Lei aveva lo sguardo di ghiaccio, freddo come la neve che cadeva in inverno.. e lui? Un angelo, biondo, gli occhi azzurri. Ed ecco la creatura nata da quell’unione, quella che tutti chiamano Nephilim, impura, una reietta. Ma era piccola, stava morendo. Il padre per un attimo rifletté. Prese il pugnale che aveva lasciato la coppia sul tavolo e si avvicinò a quella reietta, piccola mentre la madre la mostrava in alto. Si tagli il palmo, facendo cadere quelle gocce nella gola della piccola che per qualche secondo sembrò arrestarsi. Sangue di angelo, immortale. Tuttò torno poi alla normalità.
La bambina cresceva seguendo le orme della madre, vendendola solo in forma umana e quelle del padre, la addestrarono a uccidere, a rubare a usare le armi. Ma soprattutto a odiare e desiderare. Infatti da quel giorno in cui era nata, il desiderio di provare ancora quel sangue tra le labbra era insaziabile e molto spesso passava ore a ammirare umani che si ferivano, rinchiusa nella sua casa. Il tempo passava, ormai era diventata quella donnetta che somigliava a una tredicenne umana, il corpo poco formato ma abbastanza visibile e snello. La pelle pallida, gli occhi nocciola, i capelli biondi e mossi come il padre. Ma l’odio preso dalla madre. La vendetta, il desiderio di morte e sofferenza, i movimenti fluidi e snelli, il corpo sottile e scarno quasi. Tutto aveva preso da quella donna. O meglio.. da quel demone. Il leggero sospiro che aveva spesso sulle labbra quando voleva scarnare quei poveri esseri che camminavano davanti e lei.. la sua più grande debolezza si stava per formare.. il desiderio di sangue.
Un giorno, poi, dello stesso anno, la notte mentre entrambi dormivano, come un’assatanata la giovane uscì, e tornò solo alle luci dell’alba. I genitori neppure si accorsero di quello che era accaduto, e neppure lei lo ricordava, ma sulla mente erano stampate grida di una famiglia, il luccichio di un coltello, forse, e sangue.. tanto sangue. Il ricordo la blocco. Si mise a letto quel giorno, dormì tutto il meriggio.. mentre nella mente si muoveva quello strano sogno. Urla e grida continue. Un uomo si avvicinò alla porta della stanza, sotto l’uscio c’era luce lei ne vedeva le scarpe. Una candela, forse, reggeva in mano. Intanto i suoi denti affondavano nella carne, strappandola quando ancora la bambina era viva, leccando ogni singola goccia di sangue che scivolava a terra da quel corpo. La porta si spalancò e la figura tremolante di un uomo con un coltello in mano fece la sua entrata. La Nephilim non attese neppure un attimo, e gli fu addosso, iniziando a divorare la sua carne come aveva fatto con la figlia, il viso era colmo di quel sangue.. leggero sottile.. buono. Iniziò a camminare per casa poi, quando ormai aveva finito con i due che ora erano stesi in un laghetto di sangue, le sue mani che ora erano rosse, come il suo volto. La madre stava per uscire da quella casa, ma lei non poteva lasciarla andare. L’istinto la avvolse come non aveva fatto mai e corse più del dovuto, fino a raggiungere quello che sembrava la porta. La afferrò per i capelli e la riportò dentro.
Si svegliò che sudava. Fuori tutti parlavano della tragedia di quella casa, e lei sapeva che era stata proprio lei. Si ricordava bene le mani di sangue con cui era tornata a casa, nascondendosi dai genitori che dormivano, di come era andata al fiume per lavarsi. Sorrise perfida mentre fissava fuori la finestra. Qualcuno entrò correndo nella stanza. Il padre, vestito di sangue, stava entrando con un portamento fugace, veloce. [L’hanno vista!! Stanno venendo a prenderla] ecco le sue parole e la madre andò a prendere la giovane. [Sei stata tu vero? Li hai uccisi tu?] gridavano entrambi. Poi un nuovo angelo entrò nella stanza, una spada i mano. Una sola frase che fece raggelare il cuore ai due. [La bambina viene con me] e così fu.
Si ritrovò distesa su un letto. Accanto a lei tutto le era sconosciuto, sapeva che cos’erano i più semplici oggetti: mobili, letto, scaffali.. ma null’altro. Si massaggiò le tempie mentre si metteva seduta, guardandosi attorno alla penombra, per poi udire delle voci nella stanza accanto. § Chi sono? § pensò mentre si alzava e si dirigeva verso la stanza accanto. Appoggiò l’orecchio alla porta. [Quella bambina … è un mostro, non avresti dovuto decidere di salvarla..] parla va una donna, forse, accompagnata da una voce maschile. [Non si ricorda nulla .. magari il peggio è passato .. forse potrà diventare davvero una bambina normale] le parole erano come macigni per quelle orecchie giovani. Tornò sul letto, la mente che cercava dei ricordi, senza trovarne alcuno. Iniziò a spogliarsi, a cercare in ogni singolo lembo del corpo un segno. E lo trovò. Sulla schiena, tra le scapole, un marchio. (http://i44.tinypic.com/6nr2ft.jpg) Lo osserva stupita. § E questo cosa significa? § Ci pensò qualche attimo per poi tornare a esplorare il suo corpo. Due lunghe cicatrici , una parallela all’altra.. distanti. Il pensiero le volò veloce sulla mente.. § Io.. ero.. un angelo? § Si mise allora a studiare, cercando ogni informazione su Angeli, Demoni, Elfi, Mezzelfi.. mangiandosi libri interi ogni notte. Sapeva tutto su ogni creatura che esistesse, e alla fine scoprì chi era. Un Nephilim. Figlia di un umano e angelo. Una reietta del suo popolo.. un’impura.
Non pianse, ne quella notte ne le altre a venire. Non le piacevano le lacrime. Ma non si ricordava nulla. Quelle persone che vivevano con lei piano piano iniziarono a dirle di essere i suoi genitori, che era caduta e che quelle ali si erano rotte da sole. Lei non ci credeva.. e ogni giorno sentiva quel bisogno di sangue farsi più evidente, nelle narici, nella bocca. Il respiro quella notte si fece pesante, lo voleva .. lo voleva. Le mani piano andarono a togliere le coperte, come quella notte nella sua vera casa che ormai non ricordava di aver avuto, e andò verso la cucina. Non c’era nessuno. § La camera § pensò in quel frattempo e ivi si portò, gli occhi nocciola che mostravano solo odio, dolore e una passione che non sarebbe finita. Vi arrivò, portando le mani sulla gola della madre, quell’umana. La strinse, finche ella non smise di respirare, senza parlare, guardando la figlia con occhi supplichevoli. Per il padre, per quell’angelo, non pensò di ucciderlo subito.. Gli tagliò le ali, come avevano fatto con lei.. e lo divorò con vendetta, con odio. Quella notte dormì a casa.
Per altri due anni umani andò avanti questa sua passione per il sangue, ma non andò mai alla ricerca del passato che per lei era finito quella notte, quando li aveva uccisi entrambi.. quei genitori inutili. Era ormai quasi una donna, una diciassettenne, quel marchio che nascondeva sotto il nero mantello, come quei occhi assassini, desiderosi. Indossava solo abiti da uomo, perché ella non era ne umana ne angelo. E è rinata.. per continuare la sua "Missione"..
_______________________________

**ALLINEAMENTO: Neutrale malvagio
**ASPETTO UMANO
Capelli: biondi, fino alle spalle
Pelle: chiara, quasi spettrale.
Occhi: Nocciola.
Altezza: 1,75 m
Peso: 55 kg
Segni particolari: Un tatuaggio sulla schiena, tra le scapole. Cicatrici delle ali che le hanno strappato.
**ASPETTO NEPHILIM
Capelli: Biondi, con ciuffi neri
Pelle: chiara, quasi spettrale
Occhi: Neri
Altezza: 3.40 m
Peso: 300 kg

**CARATTERE: molto simile a quello della madre che non ha mai saputo di avere. Non ha mai amato, per lei le persone sono solo fonte di vita e di passione, null’altro. Tutto il resto che hanno, i loro sentimenti, si possono usare solo per far del male. Ama stare sola e osservare le persone, studiarle, come faceva dalla finestra della sua casa anche se poi il desiderio cresce e le sfida, le stuzzica solo per vedere la loro reazione. Uccidere, è la sua unica passione e forse il suo unico gioco, anche se non uccide un uomo dopo avergli già fatto del male in precedenza.
** ETA’: 500 anni ( ma ne dimostra solo 17 agli occhi altrui)

// per le skill apetto che venda sistemata la razza.. Poi vedrò di far richiesta..^^




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Post: 8
Sesso: Femminile
21/02/2010 21:28

// stiamo rifacendo la razza... aspetto quindi di decidere tutti gli aspetti per far approvare il bg scusate
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